Differenze tra le versioni di "Racconti di Arwuen"
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Versione delle 16:37, 29 gen 2021
Prologo: Un doloroso saluto
La brezza fresca del bosco attraversa i lunghi capelli viola della figura che si aggira vicino al porto, in attesa di una nave.Gli occhi violacei guardano per l'ultima volta quel panorama, la luna sull'acqua nostalgicamente culla le sue lacrime. Il Grande Albero è ormai ridotto in cenere, la sua città natale distrutta e occupata dal nemico giurato, l'orda, la Capoguerra Silvana ha ordinato la distruzione del Grande Albero e di tutta la città. Ha sterminato la maggior parte della popolazione elfica. Non resta che fuggire e rifugiarsi presso gli alleati a Vento della Tempesta .
Le nostre guide Tirandae e Malfurionns sono all'inseguimento della Capoguerra e dei suoi ufficiali , ma anche loro ben presto arriveranno al quartier generale dell'alleanza per preparare il contro attacco. Ci hanno presi alla sprovvista durante la notte. Non eravamo preparati a un tale disastro.
Io e il mio compagno di avventure, Incazzato, un nano venuto dalla lontana Forgia d'acciaio , per combattere il male primordiale dell'orda, aspettiamo con impazienza di raggiungere i nostri compagni. Siamo entrambi feriti, ma non c è modo di arrivare a Vento della Tempesta se non salire su quell'ultima nave, i maghi sono sfiniti, senza forze non riescono a creare i portali, la magia è stata prosciugata , ci stiamo camuffando e nascondendo nelle ombre grazie alle pozioni d'invisibilità preparate in precedenza.
Io sono Arwuen Arcidruida della Città della Luna Blu nata nell'anno della Luna Rossa, Elune mi ha benedetta nel Tempio della Luna , Tirandae madrina e testimone del volere della Dea ha eseguito il rituale magico che mi lega per sempre a tutti i miei compagni elfi. Sotto le fronde del Grande Albero sono cresciuta,sono stata addestrata e sono sopravvissuta alle invasioni della legione e dell' orda di ferro. Ora sono qui con un braccio penzoloni che sanguino,sorreggo a mala pena la mia staffa, scheggiata dalle tante battaglie affrontate. Il mio compagno ha la testa coperta di sangue, una gamba ferita da una freccia, il suo braccio robusto continua a stringere con forza e con rabbia la sua ascia.
La nave per Vento della Tempesta giunge finalmente al porto improvvisato, e ombre invisibili salgono a bordo e si rifugiano negli alloggi. l'ultima nave per scappare da un territorio che ormai non è più nostro. Ma presto ci riprenderemo ciò che ci appartiene.
La vendetta arriverà per tutti!!