La Preghiera del Guerriero
Inviato: 09/01/2018, 10:32
Io sono un Guerriero.
Quando mi guarderete probabilmente non sarò vestito in modo formale. Sarò foderato nel mio acciaio. Sarò sporco, sanguinante e acciaccato. Non so fare discorsi impegnativi e non ho una lingua tagliente. Non conosco le abitudini della corte dei Re, o l'etichetta di un ballo di gala.
Sono conosciuto con molti nomi. Tank. Combattente. Barbaro. Carne da macello.
Io sono un Guerriero.
Non ho la capacità e la voglia di nascondermi. Non posso colpire furtivamente con colpi devastanti per poi nascondermi nell'ombra. Non posso incenerire un nemico dieci metri lontano. Non posso portare morte dalla distanza, al riparo dagli attacchi del nemico. Per uccidere, devo stare vicino al nemico. Vedo i suoi occhi, sento il suo respiro. Percepisco la sua paura. E lui percepisce la mia.
Non posso piegare la natura al mio controllo. Non posso tuffarmi nell'abisso e costringerlo al mio comando. Non posso studiare le arti arcane e porle al mio controllo. Non comando nulla se non la mia mente, il mio corpo e la mia volontà.
E solo per queste cose, e queste soltanto, che io trionfo o crollo.
Non ho compagni nel mio viaggio. Nessun demone, evocato dal Nether come servitore e guardia del corpo. Nessun animale fedele, dalle pianure o dai boschi, a difendermi e darmi conforto nel dolore. La mia unica compagna è la mia arma.
Devo avere cura di lei meglio di ogni cacciatore che vuole bene alla sua creatura. Devo dominarla meglio di ogni stregone che controlla i suoi demoni. Senza di me, è inutile. Senza di lei, io sono nulla.
Non posso curare. Non posso proteggermi dietro scudi di luce. Non posso chiedere aiuto agli Dei e vedere le mie preghiere esaudite. Chiamo gli spiriti dei miei antenati nel fervore della battaglia, e loro sono silenziosi. La mia sola abilità per proteggere, è offrire me stesso, il mio sangue, le mie ossa e i miei muscoli in sacrificio. Attirare gli attacchi del nemico. Prendere colpi che ucciderebbero una persona normale, e continuare a combattere.
Non posso uccidere con la velocità e la grazia di un ladro, la prontezza e la precisione di un cacciatore, o l'appariscenza e il potere di un mago. Quando uccido, è un lavoro lento. Lento e sanguinante per tutti i coinvolti, me incluso.
Io combatto, pieno di lividi e maltrattato, così che miei compagni possano ricevere la gloria dell'uccisione e i premi della vittoria.
Se io muoio e loro vivono, sarà stato un sacrificio previsto.
Posso apparire in tutte le razze e tutte le taglie. Combatto sotto migliaia di bandiere, su milioni di campi di battaglia. Sono respinto dai ricchi, offeso dai nobili, rimproverato dai sacerdoti e dimenticato dai paesani.
Fino quando le trombe della battaglia suoneranno e quelli che vorranno distruggere si faranno avanti. Fino a quando la guerra chiederà: "Dove, oh dove, è il Guerriero?".
Pregate i vostri dei che io continui a rispondere alla chiamata.
Pochi rispondono. Ancora meno sopravvivono. È lunga e pericolosa la strada del Guerriero. Su di essa scorre dolore, paura e morte. Poche ricompense e poca riconoscenza. E la fine, la maggior parte delle volte, è segnata da una anonima tomba su un campo di battaglia. Se sei fortunato.
Eppure, io combatto ancora. Non so nemmeno io per quale motivo.
Forse per gloria, forse per fama, forse per soldi. Forse per la mia patria o la mia famiglia. Forse, semplicemente, è solo quello che posso fare. Ma io combatterò. Che vi piaccia o meno. Che lo notiate oppure no. Io sarò lì, sul campo di battaglia.
Combattendo. Uccidendo.
Morendo.
Io sono un Guerriero.
La morte è il mio lavoro.
Che sia la vostra...o la mia!
Fonte: http://wowwiki.wikia.com/wiki/I_am_the_Warrior
Quando mi guarderete probabilmente non sarò vestito in modo formale. Sarò foderato nel mio acciaio. Sarò sporco, sanguinante e acciaccato. Non so fare discorsi impegnativi e non ho una lingua tagliente. Non conosco le abitudini della corte dei Re, o l'etichetta di un ballo di gala.
Sono conosciuto con molti nomi. Tank. Combattente. Barbaro. Carne da macello.
Io sono un Guerriero.
Non ho la capacità e la voglia di nascondermi. Non posso colpire furtivamente con colpi devastanti per poi nascondermi nell'ombra. Non posso incenerire un nemico dieci metri lontano. Non posso portare morte dalla distanza, al riparo dagli attacchi del nemico. Per uccidere, devo stare vicino al nemico. Vedo i suoi occhi, sento il suo respiro. Percepisco la sua paura. E lui percepisce la mia.
Non posso piegare la natura al mio controllo. Non posso tuffarmi nell'abisso e costringerlo al mio comando. Non posso studiare le arti arcane e porle al mio controllo. Non comando nulla se non la mia mente, il mio corpo e la mia volontà.
E solo per queste cose, e queste soltanto, che io trionfo o crollo.
Non ho compagni nel mio viaggio. Nessun demone, evocato dal Nether come servitore e guardia del corpo. Nessun animale fedele, dalle pianure o dai boschi, a difendermi e darmi conforto nel dolore. La mia unica compagna è la mia arma.
Devo avere cura di lei meglio di ogni cacciatore che vuole bene alla sua creatura. Devo dominarla meglio di ogni stregone che controlla i suoi demoni. Senza di me, è inutile. Senza di lei, io sono nulla.
Non posso curare. Non posso proteggermi dietro scudi di luce. Non posso chiedere aiuto agli Dei e vedere le mie preghiere esaudite. Chiamo gli spiriti dei miei antenati nel fervore della battaglia, e loro sono silenziosi. La mia sola abilità per proteggere, è offrire me stesso, il mio sangue, le mie ossa e i miei muscoli in sacrificio. Attirare gli attacchi del nemico. Prendere colpi che ucciderebbero una persona normale, e continuare a combattere.
Non posso uccidere con la velocità e la grazia di un ladro, la prontezza e la precisione di un cacciatore, o l'appariscenza e il potere di un mago. Quando uccido, è un lavoro lento. Lento e sanguinante per tutti i coinvolti, me incluso.
Io combatto, pieno di lividi e maltrattato, così che miei compagni possano ricevere la gloria dell'uccisione e i premi della vittoria.
Se io muoio e loro vivono, sarà stato un sacrificio previsto.
Posso apparire in tutte le razze e tutte le taglie. Combatto sotto migliaia di bandiere, su milioni di campi di battaglia. Sono respinto dai ricchi, offeso dai nobili, rimproverato dai sacerdoti e dimenticato dai paesani.
Fino quando le trombe della battaglia suoneranno e quelli che vorranno distruggere si faranno avanti. Fino a quando la guerra chiederà: "Dove, oh dove, è il Guerriero?".
Pregate i vostri dei che io continui a rispondere alla chiamata.
Pochi rispondono. Ancora meno sopravvivono. È lunga e pericolosa la strada del Guerriero. Su di essa scorre dolore, paura e morte. Poche ricompense e poca riconoscenza. E la fine, la maggior parte delle volte, è segnata da una anonima tomba su un campo di battaglia. Se sei fortunato.
Eppure, io combatto ancora. Non so nemmeno io per quale motivo.
Forse per gloria, forse per fama, forse per soldi. Forse per la mia patria o la mia famiglia. Forse, semplicemente, è solo quello che posso fare. Ma io combatterò. Che vi piaccia o meno. Che lo notiate oppure no. Io sarò lì, sul campo di battaglia.
Combattendo. Uccidendo.
Morendo.
Io sono un Guerriero.
La morte è il mio lavoro.
Che sia la vostra...o la mia!
Fonte: http://wowwiki.wikia.com/wiki/I_am_the_Warrior